giovedì 30 agosto 2007

SICUREZZA: AMATO, FACCIAMO COME GIULIANI

E' di oggi un interessante lettera al Corriere del Ministro Amato dove evidenzia da un lato il grande lavoro delle Forze dell'Ordine e dall'altro la necessità di pretendere la legalità a tutti i livelli. Questo invito alla tolleranza zero in stile Rudolph Giuliani si somma ad alcune iniziative di Sindaci che hanno suscitato polemiche varie (Firenze per i lavavetri ma anche Roma e Bologna...). Noi pensiamo che questo sia l'atteggiamento giusto per affrontare i (fortunatamente pochi) problemi di sicurezza che ha Omegna: pretendere il rispetto delle norme a tutti i livelli.
Riportiamo la parte finale della lettera di Amato (fonte: Corriere.it) che riteniamo significativa.
"Buona parte della percezione di scarsa sicurezza di quel 30% di cittadini che la dichiarano è dovuta, infatti, non tanto alla visibilità del criminale pericoloso, quanto al clima di disordine nel quale vivono le nostre città, alla illegalità diffusa, alla tolleranza che consente agli abusivi più diversi — e a quel punto anche ai borseggiatori più diversi — di trovare il contesto ideale per svolgere le loro attività a danno della gente per bene. E in questo clima di insicurezza crescono anche l'ostilità e la diffidenza verso chiunque sia malvestito o malmesso e ci venga vicino. Col che anche la solidarietà va a farsi benedire. Va aggiunto poi che l'illegalità diffusa, oltre a generare percezione di insicurezza, finisce per fornire altresì copertura alla criminalità definita «grande », in quanto crea collusioni e complicità. L'imprenditore o il commerciante che usa una parte di lavoro nero, o che vende una parte della sua merce senza fatturarla e senza Iva, difficilmente denuncerà l'estorsore di cui è vittima, perché teme di mettersi in evidenza e di mettere in evidenza così i suoi altarini interni. Tutto questo porta dritto ad una conclusione: serve una lotta all'illegalità a 360 gradi, così come fece Rudolph Giuliani, da sindaco di New York. Combattere la piccola illegalità è propedeutico e a volte strumentale a combattere la grande. Ovviamente non sostituisce la lotta alla grande criminalità, ma la deve affiancare e deve creare nelle nostre città il senso di un ordine che è fatto di regole alle quali tutti ci atteniamo e che a tutti facciamo rispettare. E' qui che la collaborazione del mio Ministero con gli enti locali e con le polizie municipali dovrà dare i suoi frutti, giacché il tema, dopo il passaggio ai Comuni di tanti poteri amministrativi in precedenza spettanti alla pubblica sicurezza, investe in primo luogo le loro responsabilità. Ma noi saremo al loro fianco. Perché interventi nazionali — che, sia chiaro, non dovranno paralizzare le iniziative locali — eviteranno il rimbalzo dall'una all'altra città di attività trattate da ciascuno con regole diverse. E perché la legalità non può valere a singhiozzo".
Giuliano Amato Ministro dell'Interno
30 agosto 2007

martedì 28 agosto 2007

SAN VITO E' TERMINATO


Archiviato questo San Vito particolarmente lungo, durato ben 13 giorno e con un piccolo strascico anche stasera, è dunque ora di mettersi al lavoro per realizzare iniziative e progetti che possano col tempo fare di Omegna una cittadina sempre più beneficiata dal turismo.

Prima di chiudere la parentesi estiva vorrei però fare alcune considerazioni sulla festa appena passata. Come novello Assessore al Turismo non ho praticamente contribuito in nulla alla programmazione e realizzazione del passato San Vito, essendo stato già tutto predisposto dall'efficientissimo Comitato e dal mio predecessore. La durata allungata ha certamente portato benefici alle attività commerciali (tra le quali anche il Croce Bianca di cui sono contitolare) ma bisognerà valutarne attentamente i costi e l'impatto sulla città. Non è sfuggito che l'affluenza dei visitatori nelle sere dei fuochi non è stata paragonabile a quella dell'anno scorso: indubbiamente il tempo cattivo ha avuto la sua parte tuttavia non bisogna sottovalutare altri fattori. Il "contorno" di San Vito in particolare si va viappiù svilendo. Le bancarelle ai giardini sono sempre le stesse ed il loro appeal è decisamente scarso; banchetti e banchettini dei bar vendono tutti più o meno la stessa cosa; le manifestazioni di contorno sono talvolta poco appettibili e non ben dislocate. Tutto ciò andrà probabilmente rivisto un po' insieme al Comitato per vedere di rinvendire l'interesse dei visitatori offrendo non solo fuochi. Il problema traffico e parcheggi dovrebbe poi essere affrontato con più drastiche iniziative in quanto moltissimi fuggono Omegna in questo periodo proprio per paura del traffico.

Certo Omegna ha offerto come sempre una grande prova di ospitalità e di capacità organizzativa. Alcune critiche (vedi l'articolo su La Stampa intitolato "San Vito, manifestazione triste con i bicchieri di plastica) sono a mio parere ingenerose se si considera che per gli ospiti è tutto gratis (vedi la mia lettera di risposta all'articolo predetto apparsa il 26 Agosto sempre su La Stampa). Ci impegneremo per il prossimo anno a migliorare ancora.

lunedì 20 agosto 2007

CORI DI INSULTI E MINACCE

La scorsa notte intorno all'1.30 un gruppetto di una ventina di persone ha dato vita sotto l'abitazione della Sig.ra Iuna Pizzato Gallo ad una serie di cori volgari e minacciosi. Pesantissimi epiteti sono stati indirizzati alla Sig.ra Gallo, sola in casa, con il chiaro intento di spaventarla e minacciarla oltre che di offenderla. Si tratta di un episodio grave, indice di un clima che sta degenerando. Tutti noi sostenitori di Progetto Omegna vogliamo esprimere il nostro sdegno per l'episodio e rinnovare il pieno appoggio alla Sig.ra Gallo, cui siamo tutti vicini. A questi urlatori imbecilli sia chiaro che non ci lasceremo intimidire e sopraffare da chi preferisce l'insulto alla discussione, da chi grida volgari parolacce protetto dalla notte, da chi si crede padrone di Omegna.
I padroni di Omegna, di notte o di giorno, non sono loro e, se le parole "Diritto" e "Democrazia" vogliono ancora dire qualcosa, non lo diventeranno mai.
NOI NON MOLLEREMO FINCHE' I NOSTRI DIRITTI NON SARANNO RISPETTATI.

domenica 12 agosto 2007

PROTOCOLLO D'INTESA CON I BAR

E così la montagna ha partorito il Topolino.
Dopo proclami e promesse elettorali la nuova Amministrazione Comunale ha finalmente preso l'iniziativa costringendo i poveri baristi a firmare un accordo capestro che li obbliga a rispettare le norme ed i regolamenti vigenti. Siamo certi che i baristi, ora che sanno cosa devono fare (prima probabilmente non lo sapevano), ci metteranno il massimo impegno e così Omegna potrà finalmente conoscere nuove notti di civile convivenza... Nel frattempo ci saranno ferrei controlli (promessi) e su chi sgarra si abbatterà con la stessa fermezza già mostrata la scure vendicatrice del Comune. Per ora i poveri baristi hanno ottenuto solo la sospensione dell'ordinanza Quaretta che imponeva la cessazione di ogni attività rumorosa entro la mezzanotte e la sospensione dell'ordinanza Buzio che riduceva di un'ora l'orario di apertura portandolo all'una in settimana ed alle due nei week-end. Arrivando San Vito era giusto sospendere queste ordinanze liberticide e antidemocratiche che costringevano i poveri baristi a fare silenzio dopo la mezzanotte e addirittura a chiudere all'una o alle due... (inaudito !). Si potevano sacrificare il guadagno economico della maggioranza omegnese (con 57 bar ad Omegna ormai dobbiamo considerare i baristi la maggioranza...) ed il diritto dei giovani tra i 15 ed i 50 anni a sballarsi un po' la sera e cantare in piazza ? I diritti alla quiete, al riposo ed alla salute di quattro vecchi che risiedono in centro (oltretutto anche un po' intolleranti oltre che rincoglioniti, và detto) possono ben attendere almeno che passi San Vito ! Dopo si vedrà...

Salutiamo dunque con favore il nuovo corso dell'Amministrazione Comunale che ha deciso di affrontare la questione con fermezza e decisione e che non ha ceduto di un centimetro nonostante le pressioni (di fronte ai risultati ottenuti, che saranno mai due ordinanze sospese, di cui una dell'odiato Buzio, noto per la sua feroce repressione dei bar ?). Gira anche voce che in una farmacia vicina politicamente all'Amministrazione sarà possibile per i residenti del centro storico acquistare tappi e sedativi a prezzi scontati: sarebbe un ulteriore passo avanti. Infine pare sia stata avanzata l'idea di cambiare la denominazione della città in "Bar Omegna" per favorire un afflusso turistico di qualità... pensiamoci !

Chi volesse vedere il patto di ferro firmato dai baristi può farlo QUI.

giovedì 9 agosto 2007

ORDINANAZA SUL RUMORE: COSA DICE IL TAR



Bar rumoroso nella notte ? Può intervenire il Comune imponendo modifiche all'orario di apertura.
A sostenerlo è il TAR del Veneto nella sentenza 1582 del 22 Maggio 2007. Tra l'altro i giudici nella motivazione scrivono "(...omissis) la quiete costituisce, dunque, una condizione necessaria affinché sia garantita la salute, che deve essere tutelata come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività (art. 32 Cost.) dagli enti pubblici competenti, tra cui certamente il Comune. (...omissis) Il diritto alla quiete, come espressione del diritto alla salute psicofisica, prevale certamente sugli interessi economici di quanti costituiscano la causa diretta od indiretta del disturbo, svolgendo un'attività economica di cui essi solo percepiscono i proventi, riversandone viceversa sulla collettività circostante i pregiudizi. E allo stesso modo tale diritto prevale anche sull'interesse della gioventù utente ad aggregarsi durante la notte in luoghi pubblici.
I giudici concludono affermando che assembramenti notturni costituiscono sicuramente fonte di rumore pregiudizievole per il riposo e che il Comune è tenuto a rimuovere utilizzando gli strumenti più opportuni e tra questi "(...omissis) la riduzione dell'orario notturno di un pubblico esercizio operante nell'area in cui tali rumorosi assembramenti si verificano, costituisce in tal senso uno strumento adeguato a prescindere da qualsiasi profilo di responsabilità soggettiva da parte del gestore."

martedì 7 agosto 2007

ACROARIA AD OMEGNA


Stamattina c'è stata la presentazione di "Acroaria" che si svolgerà ad Omegna dal 10 al 15 Agosto. E' una manifestazione sportiva dalla grandissima valenza turistica: piloti di parapendio da tutto il mondo si ritrovano ad Omegna che almeno per qualche giorno sarà capitale mondiale del parapendio.
E' una manifestazione organizzata mirabilmente dall'associazione omegnese "Voglia di Volo" che nelle passate sei edizioni ha fatto un ottimo lavoro nonostante l'indiferrenza dell'Amministrazione cittadina. Stamattina il Sindaco ha assicurato il massimo appoggio alla manifestazione e gli Assessori allo Sport ed al Turismo hanno sollecitato gli organizzatori a fare un salto di qualità organizzando ad Omegna il Campionato Mondiale nel 2010 e garantendo nel caso il massimo impegno della nuova Amministrazione. Per intanto invitiamo tutti a venire ad Omegna per godersi dal vivo le acrobazie di questi pazzi spericolati...

domenica 5 agosto 2007

ORDINANZA SUL RUMORE

Il sindaco, come noto, ha emanato un'ordinanza nella quale vieta attività rumorose (musica, TV, giochi...) dopo la mezzanotte nei pubblici esercizi del centro storico di Omegna. A tale riguardo, visto la risonanza che tale provvidemento ha avuto, desidero fare alcune precisazioni e considerazioni:
ORARIO: l'ordinanza non modifica l'orario di apertura dei pubblici esercizi; essa vieta le attività rumorose dopo la mezzanotte.
LEGITTIMITA': qualcuno ha sollevato dubbi sulla legittimità dell'ordinanza. Recenti sentenze del TAR hanno confermato che il diritto alla saluto/riposo anche di pochi cittadini (e non è questo il caso visto che nel centro storico sono moltissimi) prevale su diritti di tipo economico (nella fattispece il diritto dei pubblici esercizi di esercitare liberamente il commercio e di guadagnare). E' specifico compito del Sindaco tutelare la Salute pubblica.
LIMITAZIONE TERRITORIALE: la limitazione dell'ordinanza al centro storico deriva dalla particolare conformazione dello stesso che vede un'elevatissima concentrazione di pubblici esercizi e di abitazioni in pochi metri quadrati. Gli esposti maggiori (anche una formale denuncia ai Carabinieri) provengono dai cittadini che risiedono in tale ambito. E' sembrato logico pertanto limitare l'ordinanza al centro storico. Bisogna comunque evidenziare che i bar del centro storico rispetto ai bar periferici già godono di ampi vantaggi derivanti dalla loro posizione (lago, manifestazioni, plateatici...) e che uno svantaggio in termini di limitazione al rumore può essere messo in conto. Da un punto di vista giuridico bisogna segnalare che sempre la giurisprudenza del TAR ha considerato legittime restrizioni addirittura più stringenti applicate a singoli esercizi pubblici per la loro particolare collocazione e clientela...
UTILITA': molti sostengono che tale provvedimento non risolverà il problema degli schiamazzi notturni. Concordo. Tuttavia è un primo tentativo di incidere almeno parzialmente sul problema, che probabilmente non potrà essere completamente risolto ma almeno, confidiamo, potrà essere ricondotto a termini di accettabilità per tutti. Altri provvedimenti dovranno seguire, in primis quell'accordo tanto auspicato con i gestori dei bar che fino ad ora se ne sono in maggioranza lavati le mani, affermando che non ci possono fare niente o che non è compito loro.
CONSIDERAZIONE "POLITICHE": a chi accusa il Sindaco di pagare con questo provvedimento una cambiale contratta con la nostra lista, vogliamo ricordare che il Sindaco ha promesso ai cittadini, con tanto di lettera inviata a ridosso delle elezioni a tutte le famiglie del centro storico, di risolvere questo problema. Egli sta dunque coerentemente cercando di mantenere una promessa elettorale. Esiste anche naturalmente un impegno con la nostra lista civica, impegno che non potrà esaurirsi certamente con questo provvedimento, e il Sindaco lo sa.
CONSIDERAZIONI SOCIO-CULTURALI: a chi dice che questo provvedimento è contro i giovani, diciamo che questo provvedimento è contro gli imbecilli, di qualunque età. La passata amministrazione promosse delle commissioni per studiare il fenomeno: ne venne fuori che è sostanzialmente un problema di maleducazione (ma và ?) che va affrontato nelle famiglie e nelle scuole (ma dai...davvero ?). Nel frattempo i cittadini però non possono dormire, non uno o due giorni a settimena ma ormai 4, 5 o anche 6 giorni a settimana...
TURISMO: per favore non parliamo più di turismo in relazione agli schiamazzi notturni ! Non è turismo, non sono turisti e se anche lo fossero non sarebbero certamente questi i turisti che vorremmo per Omegna. Fior di città turistiche cercano la tranquillità per i propri ospiti. Perfino a Riccione a mezzanotte gli alberghi devono cessare gli intrattenimenti musicali.
PUBBLICI ESERCIZI: siamo noi i primi a dire: impegnamoci insieme per trovare soluzioni condivise. Contro gli esercenti si otterrà poco o niente, con gli esercenti si otterrà forse qualcosa. Ma basta fregarsene. Agli incontri con Buzio venivano 4 o 5 baristi (notizia dell'altro giorno: ad Omegna ci sono 57 bar). L'atteggiamento più diffuso è quello di fingere che il problema non esiste (non è colpa nostra, sono i vecchietti del centro che sono intolleranti, non possiamo farci niente...). Mettiamoci insieme ad un tavolo, senza preconcetti (da parte di nessuno) e troviamo AZIONI CONCRETE condivise. Saremo noi i primi a riproporre l'allungamento dell'orario di apertura.

venerdì 3 agosto 2007

RIMOZIONE BANDIERA DELLA PACE



In questi giorni molto si è parlato della rimozione della bandiera della pace dalla finestra della sala giunta del Municipio. Da un lato sono certo che si tratti di polemiche strumentali precostituite: non posso infatti pensare che la sinistra omegnese davvero pensasse che la nuova amministrazione di centro destra avrebbe lasciato un tale vessillo lì dov'era... A me sembra infatti pacifico (siamo appunto in tema) che la bandiera in questione non sia affatto una bandiera di tutti, condivisa dalla maggior parte della popolazione, che non dava fastidio a nessuno... Buona parte dei cittadini omegnesi identifica il vessillo in questione con un certo movimentismo di sinistra, antimilitarista e antiamericano, espressione di un pacifismo unilaterale tutt'altro che condiviso da moltissimi italiani. La bandiera della pace è diventata un simbolo politico, nel quale la maggior parte dei movimenti di centrodestra non si riconosce affatto. Io personalmente trovo che esporre la bandiera sul palazzo comunale sia stato a suo tempo un errore in quanto atto di propaganda politica e secondo me il Comune, come Istituzione, non andrebbe sfruttato a tali fini. Vorrei comunque chiudere con una considerazione pratica: la giunta Buzio espose la bandiera, incurante del fatto che molti omegnesi non si riconoscessero affatto in tale simbolo. Poteva farlo e l'ha fatto. La giunta Quaretta ha deciso di tolgliere la bandiera, incurante del fatto che molti omegnesi si riconoscessero in tale simbolo. Poteva farlo e l'ha fatto. Le cose cambiano, le amministrazioni (finalmente) anche.

Adriano Ecclesia - Assessore al Turismo

Progetto Omegna riparte come Associazione

Dopo una lunga pausa seguita ai tumultuosi avvenimenti che hanno portato al cambio di Amministrazione ad Omegna, la Lista Civica Progetto Omegna è tornata a riunirsi ed i suoi membri hanno concordemente deciso di mantenere il proprio impegno politico trasformandosi in una associazione.
Il sito internet e questo blog rimarranno pertanto quale utile strumento di comunicazione interna ed esterna.
Questo blog in particolare vuole diventare un canale di comunicazione tra i cittadini omegnesi e l'amministrazione comunale, nella persona del nostro Assessore al Turismo che ne è redattore e curatore.
TUTTI sono invitati ad intervenire in questo blog con segnalazioni, critiche, incoraggiamenti, progetti, idee... Uniche regole sono la buona educazione ed il rispetto delle idee altrui.