martedì 30 ottobre 2007

LA SINISTRA E LA CIVILE CONVIVENZA




"La ragione per la quale la precedente amministrazione comunale non abbia mai affrontato in modo deciso ed efficace il problema della civile convivenza, ora è finalmente chiara.
Non sa cosa significhi “civile convivenza”.
Giustificare e pretendere di fare accettare comportamenti illeciti, arrivando a chiedere al Sindaco e alla Giunta di interferire con l’operato delle Forze dell’Ordine, mettendone in discussione la correttezza, è quanto di più stolto ci si possa aspettare da persone elette in Consiglio Comunale, anche se di minoranza.
Sottolineo poi che la solidarietà espressa forzatamente e con troppi "però", non significa prendere le distanze da comportamenti sbagliati, ma fornisce alibi a tutela di chi non li merita.
Non si tratta infatti di permettere ai giovani (se di giovani veramente si tratta) di sbagliare per crescere, ma di far loro riconoscere che le conseguenze delle proprie azioni devono essere accettate con senso di responsabilità e non evitate con la complicità di chi sostituisce la logica ideologica al rispetto della legalità."


Iuna Pizzato Gallo

Ricordiamo per chi non lo conoscesse il testo della mozione presentata dalla minoranza (con l'eccezione del Consigliere Visconti) al Consiglio Comunale del 29.10.

Premesso che

nella precedente seduta consigliare il Presidente del Consiglio ha comunicato che, allo Stadio “Liberazione”, pesanti insulti sarebbero stati indirizzati al sindaco e alla sig. Pizzato Gallo;
e che, a tale proposito, vi è stata l’immediata solidarietà di tutti i gruppi consiliari;
Rilevato che successivamente la polizia ha contestato ad alcuni giovani tifosi tali atti;

Considerato che

Il fatto appare sproporzionato rispetto all’accaduto che va fatto rientrare in quelle manifestazioni della tifoseria , a volte esecrabili nei contenuti, ma “atti di sostanziale stupidità” , come sostiene il questore dr Minchella, che tuttavia sono ben diverse dalla violenza degli stadi o dall’inneggiare ad essa con slogan razzisti, atti che peraltro, oggi come in altre occasioni, abbiamo prontamente stigmatizzato.
Ritenuto che non sia utile da parte di nessuno fomentare campagne di odio e di paura, sollecitando atteggiamenti repressivi che, nella fattispecie della manifestazione sportiva di cui si tratta, rischiano di colpire “nel mucchio” giovani, alcuni dei quali a noi noti, incolpevoli,
danno un’idea deformata della città del territorio che non presentano obiettivamente situazioni di allarme sociale di particolare gravità

Chiediamo pertanto al Sindaco e alla Giunta

- di intervenire sulle autorità competenti, in particolare sul Prefetto e sul Questore della provincia del VCO, perché il procedimento amministrativo avviato nei confronti dei giovani omegnesi venga ridimensionato, presentando all’uopo una relazione, e successivamente archiviato, attraverso una più serena disanima di tutti gli episodi relativi alla sicurezza e all’ordine pubblico;
- di attivare la/e commissione/i consigliare/i competente/i e la Conferenza dei Capigruppo Consigliari , per un parere consultivo, prima di assumere ogni provvedimento che potrebbe non essere il più opportuno e il più adeguato nell’interesse dei giovani omegnesi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Esprimo la mia solidarietà totale ed incondizionata (senza nessun però) con tutti coloro che hanno subìto i "pesanti insulti" allo stadio. La polizia "ha successivamente contestato tali atti ad alcuni giovani tifosi" e questo significa che sono stati lanciati e non "sarebbero", come invece affermato da alcuni.
Concordo quindi con quanto espresso dalla Sig.ra Iuna Pizzato Gallo nel "post originale" soprattutto quando afferma che:

"Non si tratta infatti di permettere ai giovani (se di giovani veramente si tratta) di sbagliare per crescere, ma di far loro riconoscere che le conseguenze delle proprie azioni devono essere accettate con senso di responsabilità e non evitate con la complicità di chi sostituisce la logica ideologica al rispetto della legalità."

Considero la mozione di minoranza inopportuna, faziosa, fuori luogo ed anche diseducativa perchè non si devono confondere "pesanti insulti in pubblico" con "atti di sostanziale stupidità". Sono due cose decisamente diverse.
In conclusione direi che senza "colpire nel mucchio" occorre lasciare che le Autorità competenti (e non il Sindaco e la Giunta) indaghino per individuare i responsabili e che ad essi vengano comminate le sanzioni previste. Questo è quanto deve avvenire in uno Stato di diritto (sempre che il nostro Paese lo sia ancora).
Tutto questo al dilà di ogni schieramento politico ed ideologico perchè anche la "convivenza civile" non ha colore.

Anonimo ha detto...

Sul merito, ho già detto il mio pensiero sul post che precede. Qui voglio solo sostenere che da un punto di vista politico la sinistra omegnese è "Alla frutta". Abituata da decenni a governare la città con la sicurezza di chi non lascerà mai il passo ad altri, ora si trova a confrontarsi con la propria pochezza di argomenti, a fare opposizione perchè "così fan tutti" ma senza aver chiara una strategia. Di fatto la città ha capito che l'opposizione non esiste: esiste solo il rancore dell'ex Sindaco Buzio che, silurato, deve in qualche modo farsi notare. ma se son questi gli argomenti (bandiera della pace, canpig, fatti allo stadio liberazione...).Spero che Quaretta prenda la palla al balzo e, in assenza di una vera opposizione, non si perda sulle piccole cose e inizi una vera stagione riformatrice della macchina comunale (ci sono molte ragnatele da eleiminare) e poi (step successivo) cominci a realizzare davvero il proprio programma (opere pubbliche, ecc.).