sabato 12 gennaio 2008

CARO ACQUA AD OMEGNA (E DINTORNI)

Stanno arrivando in questi giorni nelle case e negli esercizi commerciali le prime bollette dell'acqua emesse da "Acqua Novara e VCO Spa", la nuova società di gestione dopo la riorganizzazione che ha interessato il servizio in tutto il Piemonte.
A tale proposito il Sindaco di Omegna ha diffuso una comunicazione che riportiamo di seguito.


L’ ACQUA DI MONTAGNA DIVENTA SALATA
Dall’ATO rincari in bolletta.
Il Sindaco Antonio Quaretta:” Non è più il Comune a decidere”
L’Amministrazione Comunale interviene sugli aumenti tariffari dell’acqua recapitati in questi giorni ai cittadini omegnesi e fonte di vibrate proteste. Le bollette in arrivo, emesse dalla nuova società di gestione del servizio Acqua Novara e Vco SPA, denotano un incremento medio stimato attorno al 30 per cento che cresce a 37 % in riferimento alla depurazione e a 60 alla rete fognaria . I conteggi sono riferiti ad una fatturazione annua e non semestrale come in precedenza.Gli aumenti sono stati decisi nel settembre del 2006 dall’ ATO1 Novara VCO, l’organismo di gestione interprovinciale presieduto dal Presidente della Provincia di Novara Sergio Vedovato e costituito in applicazione della Legge Galli per la gestione del ciclo integrato dell’acqua, dalla captazione alla depurazione, un passaggio istituzionale che di fatto ha sottratto ai consorzi comunali funzioni e competenze in materia di acquedotti e reti fognarie. Per la città d’Omegna, la determinazione della nuova tariffa suddivisa in fasce in base al regime applicato in precedenza nei singoli comuni, ha stabilito un importo pari a € 0,85/mc contro i € 0,65/mc precedenti . Nel calcolo della bolletta occorre aggiungere ora il canone fisso di consumo fino a 25 mc, introdotto dall’Autorità d’Ambito e differenziato in base alla tipologia d’utenza e fissato in €. 19,84 per l’utenza domestica, €.33,59 per le abitazioni secondarie ed €.44,13 per uso non domestico Le tariffe di rete fognaria e di depurazione passano rispettivamente da €. 0,088/mc a€ 0,14/mc il + 60% e da 0,27/mc a 0,36/mc, ovvero +37%. “ Stiamo raccogliendo i frutti delle scelte operate in passato- commenta il sindaco Antonio Quaretta- non vorrei questo fosse il risultato delle scatole cinesi costruite attorno alla nuova gestione. Ora l’ammistrazione comunale chiederà chiarimenti sull’attività di manutenzione degli impianti considerando esiguità del personale a disposizione”.
Omegna lì, 11 gennaio 2008

1 commenti:

Adriano Ecclesia ha detto...

Per avere un quadro generale ritengo utile riportare anche la dichiarazione sell'Assessore Provinciale Desanti che ho tratto dal sito internet di sentiredemocratico:
"Le dichiarazioni del Sindaco di Omegna, formali e su carta intestata del Comune, credo vadano quanto meno commentate.
Prima di tutto ritengo scorretto che si mescolino dati di tipo “amministrativo” (tra l’altro con alcune inesattezze) con prese di posizione evidentemente “tutte politiche” e tese essenzialmente allo scaricabarile. Per la precisione l’aumento dei costi della “fognatura” sono il 33% e non il 37% e, inoltre, i cosiddetti “canoni fissi” vengono riassorbiti dal consumo dei primi 25 metri cubi (cosa volutamente sottaciuta nel comunicato del Sindaco). Sarebbe stato infine onesto ricordare che la tariffa praticata nel nostro ATO, nonostante gli inevitabili aumenti, è la più bassa del Piemonte (gli aumenti sono, al di là delle percentuali, del tutto contenuti: 20 centesimi di euro per mille litri di acqua distribuita e depurata)
Quaretta non può assumere la veste innocentina dell’ultimo venuto che si stupisce delle cose inerenti il ciclo idrico integrato. Dovrebbe ricordarsi e ricordare che, cinque anni fa, era l’assessore provinciale appunto con delega alle “risorse idriche” e che l’Amministrazione Guarducci di cui era parte fece di tutto per non affrontare il problema e per non rispettare i tempi previsti da leggi dello Stato e della Regione per la costituzione dell’ATO. Se si fossero rispettate quelle tempistiche il Piano d’Ambito per la gestione del ciclo idrico integrato avrebbe potuto essere operante da tempo e “le bollette salate” sarebbero state sicuramente diluite in più anni. Proprio per la non operatività dell’ATO, il Cipe non autorizzò adeguamenti graduali del costo dell’acqua dal 2001 (le cui tariffe sono state, nella nostra zona, bloccate); gli aumenti attuali assorbono completamente l’inflazione di 6 anni oltre ai costi degli investimenti che, doverosamente, sono stati finalmente programmati e in corso di realizzazione. Anche ad Omegna, dove il Comune (altra cosa che Quaretta si dimentica di ricordare) si trova sgravato dei costi dei “mutui” assunti per opere legate al ciclo idrico appena realizzate o in corso. Se è giusto che determinati investimenti si realizzino e se la normativa di legge impone che i costi siano pari alle entrate delle tariffe, è da irresponsabili – soprattutto per chi ricopre ruoli istituzionali – svolgere il ruolo demagogico di chi non trova di meglio che imputare l’aumento del costo dell’acqua a presunte “scatole cinesi”. E’ vero proprio il contrario: l’ATO è un organismo snello con costi ridottissimi e i soggetti gestori sono stati drasticamente ridotti (da 27 consorzi e più di 100 gestioni autonome) si è scesi ad una società di gestione unitaria che si avvale di 5 società territoriali per le due province di Novare e del VCO. Aggiungo che tutte le gestioni sono totalmente pubbliche (il Comune di Omegna ne fa parte) e che tutte le scelte (Piano d’Ambito e regime tariffario) sono state fatte in modo assolutamente trasparente e senza mai alcun voto contrario nelle assemblee dell’ATO."
Gianni Desanti
assessore alle risorse idriche della Provincia del Verbano Cusio Ossola e cittadino di Omegna