giovedì 17 settembre 2009

LAGOSTINA: L'INCONTRO DI IERI

Mentre in Piazza sotto il Municipio si sta svolgendo la manifestazione a sostegno dei lavoratori della Lagostina con la partecipazione tra l'altro dell'On. Damiano, riportiamo di seguito (fonte: sito del Comune di Omegna) gli esiti dell'incontro svoltosi ieri in Comune ad Omegna tra i rappresentanti delle istituzioni locali ed i rappresentanti della Lagostina.


Il marchio Lagostina resterà ad Omegna e la multinazionale SEB, proprietaria del marchio cusiano, è pronta a discutere con il sindacato il nuovo piano industriale e come gestire i 73 esuberi annunciati. Questo in sintesi l’esito dell’incontro in Municipio tra l’Amministrazione Comunale, l’Amministratore Delegato di SEB Italia Stefano Cau e il Direttore del Personale dello stabilimento Andrea De Giorgi. Nel corso della riunione, richiesta dal Sindaco Antonio Quaretta - presenti l’Assessore alle Attività Produttive della Provincia del VCO Franco Maria Franzi e del Comune di Omegna Luigi Songa, il Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Spadaccini e i capigruppo Alberto Buzio e Franco Lucchini – la dirigenza di Lagostina ha illustrato la situazione aziendale a partire dalla crisi strutturale del settore del casalingo e dall’assenza di segnali di ripresa a medio termine, condizioni all’origine del piano di ristrutturazione indispensabile per arginare le perdite e riqualificare il marchio sul mercato. Lagostina è un’azienda sana sotto il profilo finanziario – è stato evidenziato dai dirigenti nel corso dell’incontro – grazie all’impegno che negli ultimi tre anni ha visto la capogruppo SEB intervenire con 27 milioni di euro di ricapitalizzazione cui sono stati aggiunti 21 milioni di euro di investimenti in ricerca, sviluppo e marketing. Purtroppo la perdita di competitività rispetto ai Paesi asiatici e dell’Est a basso costo di produzione e manodopera ha determinato l’attuale stato di crisi. L’azienda ha confermato inoltre di non aver inviato alcuna lettera di licenziamento e che la procedura di mobilità non sarà in ogni caso attivata prima dell’incontro del Comitato Sindacale Europeo di Seb che si riunirà a Lione giovedì 24 settembre.
“L’incontro è stato costruttivo- dichiara l’Amministrazione Delegato di Seb Italia Stefano Cau. Abbiamo avuto modo di chiarire alcuni aspetti del piano industriale e di ribadire la nostra intenzione a rimanere ad Omegna, a mantenere qui ricerca e sviluppo con i prodotti dell’alta gamma. Abbiamo ribadito- prosegue Cau- la disponibilità al dialogo con il sindacato al fine di limitare al minimo gli esuberi e a discutere il piano industriale nei tempi, modi e sedi adeguate”.
“ Mi auguro che lo spiraglio apertosi quest’oggi nell’incontro con l’azienda- commenta il Sindaco Antonio Quaretta – ci consenta di individuare i percorsi e le soluzioni più idonee a contenere l’impatto sociale della ristrutturazione aziendale e le ricadute negative sull’occupazione locale. Aver ricevuto da Seb rassicurazioni sul mantenimento della produzione dell’alta gamma ad Omegna nonché la volontà a non disimpegnarsi sul nostro territorio- conclude Quaretta - è un fatto certamente non secondario “.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il declino industriale di Omegna é un fatto assodato.
Se non si punta al turismo (cercando ovviamente di salvaguardare il più possibile le realtà industriali presenti) la città non avrà alcun futuro.
Si parla a tal proposito di mancanza di investimenti da parte dei privati e di troppi pochi posti letto alberghieri, tuttavia vi sono aree (ex canottieri, spiaggetta di Bagnella, Lido di Bagnella, Forum, Parco della Fantasia per citarne alcune) sulla cui valorizzazione l'Amministrazione omegnese potrebbe puntare direttamente iniziando a fare qualche investimento.
Gli investimenti privati verranno in seguito, prima é necessario intraprendere una politica di rilancio turistico convinta e decisa concentrando le risorse in tale direzione.