mercoledì 21 luglio 2010

ROM AL PARCO RODARI: IL SERVIZIO DI AZZURRA TV

La redazione di VCO Azzurra TV ha ricevuto una lettera indignata per il servizio andato in onda il 14 Luglio che potete vedere qui sopra. Dopo aver letto la lettera, non avendo visto a suo tempo il servizio, siamo andati a cercarlo per verificare quali nefandezze avesse commesso il povero Piovera... Nella lettera infatti (che si può leggere interamente cliccando sul seguente link) si denuncia il fatto "che siano stati usati dei bambini omegnesi per descrivere come bestie altre persone tra cui bambini ROM." e che "il servizio di Piovera costituisca, volontariamente o meno, un concentrato di elementi volti a suscitare disprezzo verso un gruppo sociale già guardato con pregiudizio e marginalizzato."

Vorremmo innanzitutto dire che noi non vediamo nulla di tutto ciò nel servizio di Azzurra TV che ci sembra invece volto a suscitare indignazione per l'uso incivile del Parco Rodari e per l'inerzia delle autorità locali. Non si può tollerare un uso del parco che pregiudichi l'utilizzo dello stesso agli altri, riducendo un luogo pubblico ad una discarica di riufiuti e deiezioni. La lettera è stata intitolata, crediamo dalla redazione, "L'indignazione degli Omegnesi". Per quanto ci riguarda vorremo segnalare che l'indignazione c'è ed è forte ma non per il servizio TV, bensì per il fatto che venga tollerato che persone abusino in maniera tanto incivile di un bene pubblico. Tutti, italiani, comunitari, extracomunitari o ROM che siano, sono tenuti a vivere nel rispetto non solo delle leggi ma anche delle norme di civile convivenza. La tolleranza deve andare di pari passo con l'integrazione che presuppone l'accettazione di queste norme. Non possiamo multare un olandese o un tedesco per campeggio abusivo perchè ferma il camper fuori dalle aree attrezzate e poi consentire in nome della tolleranza un accampamento di 20 persone sotto un ponte in pieno centro cittadino. Le regole siano uguali per tutti, Rom compresi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

L'area é degradata e su questo non v'é dubbio ed un intervento é necessario tuttavia quello che a me infastidisce del servizio é che sino stati intervistati i soli residenti (gli italiani) mentre gli altri (I Rom) non hanno avuto modo di esprimere la propria posizione. Facile etichettare gli altri senza dagli la possibilità di esprimere la propria posizione.
Il giornalismo vero é quello che poartendo da uno stato di fatto da a tutti la parola consente a tutti, parti e controparti di esprimersi.

In ogni caso, siamo sicuri che sia solo colpa dei Rom per lo stato di degrado dell'area?
Io spesso in quella zona vedo anche giovani italiani seduti sulle panchine (in attesa di prendere l'autobus) con lattine in mano.
Saluti, Matteo

Anonimo ha detto...

Visto il servizio e letto la lettera, non trovo nulla di eticamnte scorretto nel comportamento del giornalista che denuncia una situazione di degrado così come tanti altri giornalisti fanno per mezzo della telvisione e della carta stampata. Bisogna andare a chiamare nell'accampamento qualcuno che voglia rispondere? Che voglia difendersi? Forse eticamente sarebbe anche corretto, ma chi ci va? Io personalmente non mi addentrerei,....ma io non sono giornalista. E' suo compito? O di qualcun altro?

Anonimo ha detto...

La ricerca della verità è compito di ogni singolo cittadino.

Quando si vive in una società dove imperano paura del diverso e pregiudizio, la verità sembra appannaggio di pochi coraggiosi, di coloro che osano sfidare il regime. Meglio dare per scontata la verità imposta, quella che non ci porterà a riflettere su ciò che siamo e sulle nostre responsabilità.

Molto più semplice piegarsi all'egoismo e invece di vincere ataviche e immotivate paure attraverso la conoscenza, vedere nei poveri un nemico o una minaccia mentre i soliti noti in giacca e cravatta hanno svenduto il nostro paese a mafia, camorra e 'ndrangheta.

Buona visione borghesia pasoliniana.

Anonimo ha detto...

I ROM sono tornati a Omegna da non più di 3 mesi, l'area in cui risiedevano è da sempre degradata e non può certo essere definita una pista ciclabile.

Forse sono stati i ROM a portare i resti di un ape o furgoncino azzurro che risalirà come minimo a 10 anni fa?

Forse sono stati loro a far crescere l'erba alta e ad accatastare esilissime fascine di legna rinsecchite?

Si sta parlando di luoghi lasciati da anni all'incuria, non a caso prima dei ROM lì vivevano altre persone dedite alla questua.

Anonimo ha detto...

"3 MESI?????" ma se già piu di un anno fa viaggiavano a sbafo della comunita sui mezzi aspan tra Omegna e Verbania. Poi non li hai mai visti al supermercato UNI a crusinallo a chiedere l'elemosina da molto più di tre mesi fà???L'ordinanza anti accattonaggio secondo tè perché sarebbe stata emanata? Perché erano appena arrivati o perché la gente si lamentava gia da un bel pò!
Probabilmente ultimamente hai vissuto lontano da Omegna.

Anonimo ha detto...

No caro anonimo a vivere fuori da Omegna sei tu perché i ROM prima non erano accampati nei pressi dello Strona ma sono stati a Verbania e in altri luoghi del VCO.

Sino a quest'inverno sotto al ponte dello Strona c'erano dei questuanti che giravano con alcuni cani.

A sbafo della comunità girano anche le auto blu dei tuoi ministri e parlamentari che cosa fai contro di loro? Abbassi i calzoni e taci perché sei capace solo di prendertela con i più deboli mentre in Lombardia, profondo Nord, la ndrangheta ha costruito ospedali sui rifiuti tossici, mentre la tua città è piena di amianto e ti stanno tagliando servizi sociali essenziali facendoti credere che si chiami razionalizzazione e lo facciano per il tuo bene

Anonimo ha detto...

Il mondo è davvero vario. Percepire la stessa realtà in modi così anitetici , per fortuna che siamo tutti diversi.

Anonimo ha detto...

Ecco appunto, viva la tolleranza della diversita'!